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L’Ue si prepara al faccia a faccia con Trump: l’incontro senza l’aiuto di Giorgia Meloni

Pubblicato: 23/04/2025 07:35

In un clima carico di tensioni internazionali, con l’Ucraina ancora al centro del dibattito e la questione dei dazi commerciali sul tavolo, l’Unione Europea si prepara a muoversi in modo autonomo rispetto all’Italia per tentare un primo avvicinamento a Donald Trump. La cornice, insolita ma simbolicamente potente, è quella dei funerali di papa Francesco, che si terranno a San Pietro venerdì 26 aprile e che porteranno a Roma molti dei protagonisti della scena internazionale, tra cui lo stesso Trump e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
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Sebbene il viaggio di Trump a Roma sia stato inizialmente programmato in risposta all’invito di Giorgia Meloni, gli sviluppi delle ultime ore indicano che a Bruxelles si sta lavorando a un possibile incontro Ue-Usa non supervisionato dal governo italiano. Si tratta, per ora, di un’iniziativa diplomatica parallela e cauta, che potrebbe prendere forma nei margini degli eventi ufficiali, evitando quindi di creare frizioni aperte con Palazzo Chigi ma dimostrando una certa indipendenza strategica da parte delle istituzioni europee.

Dalle indiscrezioni raccolte, emerge che Trump potrebbe accettare un colloquio informale con i vertici europei, sfruttando la sua presenza in Europa per sciogliere alcuni nodi in sospeso, in particolare sulla questione dei dazi, sospesi fino all’8 luglio. A spingere in questa direzione è anche l’assenza, al momento, di un incontro ufficiale già programmato tra Bruxelles e l’ex presidente statunitense, nonostante il suo ritorno sulla scena politica stia rapidamente prendendo forma.

Nonostante le cautele della portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, che ha dichiarato che “i vertici internazionali non sono di competenza della Commissione ma del Consiglio europeo”, le stesse fonti comunitarie non escludono del tutto la possibilità di un incontro a latere. Una mossa che non punta a risolvere definitivamente le questioni aperte, ma a riaprire un canale di dialogo con Washington dopo mesi di gelo istituzionale.

Nel frattempo, Giorgia Meloni resta una figura centrale nella diplomazia transatlantica, forte di un rapporto personale con Trump che è stato visibilmente rinsaldato nel recente viaggio a Washington. Tuttavia, l’ipotesi che sia lei a “sponsorizzare” un incontro tra Trump e von der Leyen è vista con una certa diffidenza dentro alcune cancellerie europee, che preferirebbero che il dialogo tra Ue e Usa avvenga su un piano multilaterale e istituzionale, e non filtrato da dinamiche bilaterali o personalistiche.

Il Financial Times ha riportato che gli ambienti diplomatici europei vedrebbero con favore un eventuale colloquio informale proprio a Roma, sottolineando come l’agenda di Trump – già piena – potrebbe essere sfruttata per affrontare temi bloccati da mesi. Un’opportunità che l’Ue sembra voler cogliere, pur mantenendo un profilo basso, senza proclami e soprattutto senza attendere l’intermediazione italiana, che in questa fase potrebbe rivelarsi più un ostacolo che un’opportunità.

Infine, mentre la premier italiana spera ancora di ritagliarsi un ruolo da mediatore tra le due sponde dell’Atlantico, la realtà sul terreno mostra che Bruxelles si sta muovendo con crescente autonomia, pronta a rientrare nel gioco diplomatico globale anche senza il patrocinio di Roma. I funerali di papa Francesco, da momento di lutto, rischiano così di trasformarsi in una nuova tappa della diplomazia internazionale, con l’Europa pronta a prendersi la scena.

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